M_Antonietta_Basta_Siamo_pronti - MissionariDiBigene

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Amici in Missione - APRILE 2013

Maria Antonietta Basta

Onlus
Solidaunia


Siamo pronti, si parte…….
                                               
                                                                                                                 
GUINEA-BISSAU
Bigene : meta del cuore, al di fuori degli itinerari turistici




Nel caso qualcuno pensasse che abbiamo visto elefanti, leoni, giraffe ecc ,o che abbiamo fatto un safari fotografico, si sbaglia, quegli animali sono nella savana.
Qui ci sono risaie, foreste pluviali bellissime ,boschetti di palme, mangrovie, alberi di mango ,cadjù, papaia e per la fauna :molti tipi di uccelli  (ogni mattina alle 6 precise mi faceva da sveglia il canto particolare e ritmico di un uccellino che veniva sul davanzale della mia finestra, avrei voluto portarlo con me, ma ho solo registrato il suo canto e spesso lo riascolto) qualche raro coccodrillo , serpenti e  scimmie (si vedono soprattutto nel periodo delle piogge) noi non ne abbiamo vista nemmeno una.

Abbiamo solo visto  questo bellissimo cerbiatto nel giardino delle suore.




La vegetazione è lussureggiante, i suoi colori sono brillanti e, tanti sono gli aspetti bellissimi di questa terra ma purtroppo molti sono  gli aspetti tristissimi.
Facciamo alcuni numeri, è indispensabile per comprendere questa realtà:
-  Aspettativa di vita: 43-44 anni;
-  Prima gravidanza  a circa 14 anni;
- Ogni donna ha da 10 a 15gravidanze;
- 1 donna su 10, durante la gravidanza o al parto, muore per malaria,denutrizione, AIDS, colera,  infezioni varie (le condizioni igieniche sono terribili anche per la scarsa disponibilità di acqua);
- Su 100 bambini nati vivi, 50 ne muoiono ; nei primi 5 anni di vita muore un bambino su 5.
Sono numeri assurdi, ma purtroppo veri ,ed io lo posso testimoniare.
A Bigene non c’è nulla e sottolineo NULLA, ma c’è tutto ciò che occorre per una vita vera, senza il superfluo a cui noi occidentali diamo tanta importanza. Cosa vuol dire non c’è nulla?
Non c’è l’elettricità, non c’è la rete idrica e fognaria, le case o meglio le capanne sono costriuite con argilla e  tetti di paglia. I trasporti sono difficili perché non esiste rete ferroviaria, le strade tra un  villaggio (tabanka) e l’altro sono sentieri tracciati nella vegetazione e se volessimo fare un paragone con un nostro tratturo di campagna ,sembrerebbe che ci sia appena stato un terremoto, ci sono infatti crepe profondissime, fossi e buche percorribili solo con un fuoristrada e durante il periodo delle piogge nemmeno con questi mezzi .
Si è proprio così NON C’è NULLA………………….. ma c’è la VITA !
Persone povere con una grande dignità, gente splendida che né la fame ,nè le malattie, nè le guerre, sono riuscite a sottomettere; bambini meravigliosi che non fanno capricci, sorridono e sono felici con poco,e che pur essendo già cresciuti per la vita che fanno, sono allegri e giocano senza bisogno di giocattoli.



In questa realtà operano i “Missionari di Bigene”


don Ivo                           suor Merione                        don Marco                         suor Nella

La loro opera è impagabile, portano aiuto a tutti, senza nessuna distinzione , a tal proposito riporto le parole del capo villaggio di Bigene, un musulmano con 10 mogli e circa una ottantina di figli: (l’uomo con il velo bianco nella foto qui sotto)



“ Ringrazio Dio per aver donato a Bigene don Ivo 5 anni fa e per l’arrivo  di don  Marco, con la vostra presenza e la vostra opera, dormiamo più tranquilli “.
Questo dimostra che l’amore senza confini che i nostri missionari donano, senza distinzione di religione, di etnie, di sesso, è in piena comunione con la parola di Dio “……ama il prossimo tuo…”.


In questa missione esistono già una scuola mattutina, pomeridiana e serale,




 Il" Centro nutrizionale" dove sono stati avviati programmi alimentari rivolti in particolare a neonati, bimbi e mamme ( perché la denutrizione inizia già nel grembo materno), per ridurre la mortalità materno-infantile contrastando il grave stato di malnutrizione.


mamme in attesa al centro nutrizionale della missione di Bigene


Non ci sono immagini di bambini con grave malnutrizione, li ho omessi volutamente perché la visione di questi bimbi è straziante.



Al centro vengono distribuiti farmaci e alimenti specifici,e vengono controllate i bimbi e, le donne in gravidanza  ed è in atto un progetto per la costruzione di un “Punto Nascita“ che consiste in una sala parto attrezzata e un ambulatorio attiguo, nell’ambito del progetto “MATERNITA’ SICURA”, in collaborazione con la onlus Solidaunia e il Rotary International ,Club” Umberto Giordano”.
La necessità di questo punto nascita è primaria, a Bigene c’è un cosiddetto ospedale con una fatiscente sala parto, un letto da parto logoro, con un rivestimento lacerato in più parti, da cui fuoriesce la spugna sottostante imbrattata, (immaginate le condizioni igieniche) una rete di un vecchio letto su cui si poggiano i teli che portano le donne stesse e alcuni elementari strumenti per l’assistenza,infine una bacinella d’acqua.






Non ci sono teli sterili, non ci sono guanti sterili, non ci sono camici, non ci sono cord-clamp, non ci sono medici, non  ci sono infermieri………. Insomma non c’è nulla, solo un tecnico di laboratorio che ha a sua disposizione pochi strumenti da museo della medicina come la centrifuga a manovella qui sotto.




Sono stata chiamata in questo “ospedale” la prima volta per una emergenza: una emorragia post-partum, se non avessi avuto con me il necessario, cioè oxitocina e antiemorragici, non so come sarebbe finita.
Successivamente mi hanno chiamata per un parto complicato, tralascio i dettagli sanitari, è stata una impresa ardua per la condizioni in cui si lavora, indispensabile è stato l’aiuto della bravissima irma Nella, utilissimo quello di Feliciano ,il tacnico di laboratorio , quello di Joaquim l’addetto al centro nutrizionale , quello di una donna del luogo che sta seguendo il” corso di formazione per le matronas” che sto tenendo a Bigene,e quello di Mustafà l’addetto al Pronto Soccorso.
Il pronto soccorso è una sala per la prima accoglienza, medicazione e smistamento verso gli ospedali veri della capitale Bissau e qualche altra città, comunque abbastanza lontane; anche Mustafà non ha alcuna competenza  né strmenti sanitari ,se non esperienza e buona volontà.



Entrare in questi locali mette un senso di scoraggiamento, di dolore e di rabbia, (osservate le condizioni di questa specie di Pronto Soccorso).

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il diario di
M. Antonietta


NON SI PUO’!........
NON SI DEVE PERMETTERE
TUTTO CIÒ !                                                                                                                                                                                             



Ma queste persone ci sorprendono sempre con il loro modo di essere: la ragazza che vedete sorridente nella foto che segue,seduta accanto a me è quella che aveva appena partorito (non era stato un parto semplice)la foto è stata scattata 1 ORA dopo il parto e dopo circa 1 ora è andata a casa a piedi. Questa donna non riceverà fiori,né regali ,né troverà un fiocco celeste all’ingresso della sua capanna…………


Joaquim        allieva matronas       neo mamma              la  dottora          Mustafà


Non aggiungo commenti, li lascio a voi!!!                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                             



      suor Nella                                                             neonato




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